Elisa Mariani Travi
Baudelaire, Rimbaud e l'architettura
E' possibile accostarsi all'architettura attraverso la letteratura? Nell'opera dei due grandi poeti francesi un'immagine sofferta e moderna degli spazi architettonici urbani.
Questo libro fa parte di un Cofanetto
Secondo Andrè Corboz, tra i metodi di approccio critico alla storia dell'architettura un ruolo importante va assegnato all'analisi delle opere letterarie e dei resoconti di viaggio; secondo Rosario Assunto, dalla narrativa degli ultimi due secoli è possibile ricavare un dovizioso repertorio di giudizi su architettura e urbanistica. All'interno di questa problematica, il volume intende analizzare in profondità il rapporto con l'architettura di due poeti francesi che hanno vissuto, goduto o sofferto gli spazi architettonici, soprattutto quelli urbani, in modo «moderno»: Charles Baudelaire, il flaneur, il parigino errabondo, e Jean-Arthur Rimbaud, il vagabondo che, abbandonato definitivamente l'impegno poetico, approdò in Africa per lasciarla solo per il mortale malore.