Le radici dell'odio

Il volume ripercorre la storia dei popoli dominanti e subalterni, dall'èra del colonialismo ottocentesco alla dissoluzione degli imperi coloniali e al neocolonialismo trionfante negli anni del secondo dopoguerra, fino ai giorni nostri. Lo scopo di questa riflessione sul passato e sul presente è di rintracciare, e spesso svelare per la prima volta al grande pubblico, l'intrico delle speculazioni, degli eccidi e saccheggi di risorse umane e naturali, consumati dai paesi del Nord "opulento" ai danni di quelli del Sud, del Terzo e Quarto Mondo, inchiodati in uno stato permanente di sottosviluppo e di emarginazione. Dove ci condurrà un simile angoscioso modo di vivere? Reggeranno le istituzioni democratiche? E i valori della solidarietà e del progresso equanime e pacifico? Un motto dice: non si saprà mai dove si va, senza prima sapere da dove si viene. L'autore cerca la soluzione dell'enigma nelle pieghe della storia, il solo strumento per riconoscere, fissare e distribuire ragionevolmente le responsabilità remote e recenti del devastante fenomeno.