Antonio Cantaro
Europa sovrana
La Costituzione dell'Unione tra guerra e diritti
prefazione di Pietro Barcellona
Perché la "vecchia Europa" ha perso la guerra irachena? Il Trattato costituzionale elaborato a Bruxelles farà del nostro continente quella entità sovrana senza la quale non c'è diritto e ordine internazionale?
La decisione dell'Unione di dotarsi di una vera e propria costituzione evoca chiaramente il bisogno dell'Europa di pensarsi finalmente come una compiuta entità geopolitica, geoeconomica, geoculturale. Eppure fortemente diffusa è la sensazione che il progetto di Trattato costituzionale che la Convenzione di Bruxelles si accinge a licenziare sia assai debole quanto a contenuto politico, forza simbolica, legittimità democratica. Il processo costituzionale in corso appare inadeguato rispetto alle grandi sfide che l'Europa ha di fronte: l'unilateralismo americano e i conflitti tra civiltà, l' allargamento all'Europa centrorientale e al sud del Mediterraneo, le inedite fratture prodotte dalla globalizzazione, il declino dell'ordine internazionale ereditato dal ventesimo secolo, la stagnazione economica. La tesi del volume è che oggi, ancor più di ieri, l'ostacolo maggiore all'edificazione di un'Europa autorevole protagonista della scena internazionale sia l'Europa stessa. Quel mix di minimalismo politico e di massimalismo giuridico che l'autore definisce «ideologia europea». Un'ideologia che ha sin dalle origini pervaso la cultura del processo di integrazione e che ora giace - assieme all'ONU e a tante altre cose - sotto le macerie dei palazzi di Baghdad. È tempo di percorrere un'altra strada. La strada dell'Europa sovrana. Altrimenti il vecchio continente sarà presto ridotto ad una semplice entità geografica senza alcuna autonomia e identità politica e culturale.
ll largo pubblico dei movimenti, dei giovani e degli studenti interessati alla disputa su americanismo e antiamericanismo. Ma anche giuristi, storici e politologi.