Aa. Vv.
Per una storia delle malattie
a cura di Jacques Le Goff e Jean-Charles Sournia
traduzione di Nicola Coviello, Raffaele Licinio, Corrado Petrocelli, Franco PorsiaI magici rituali babilonesi, le lezioni di Ippocrate, la medicina medievale araba, Pasteur e le conquiste più recenti della scienza medica: una storia drammatica e avvincente, ricostruita con taglio divulgativo da noti storici di scuola francese.
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Compagna instancabile dell'uomo, la malattia non appartiene soltanto alla storia del progresso scientifico e tecnologico, ma a quella, più profonda e complessa, dei saperi e delle pratiche legate alle strutture sociali, alle istituzioni, all'immaginario individuale e collettivo; una storia drammatica che, attraverso i guaritori e i maghi di Babilonia, le lezioni di Ippocrate, la medicina araba del Medioevo, Pasteur e la madicina scientifica, ricostruisce l'indissolubile intreccio fra l'orrore per i sintomi del male (peste, lebbra, tifo, vaiolo, tubercolosi, cancro, Aids...) e l'angoscia di un irrisolto senso di colpa dell'umanità.
anno | 1986 |
mese | gennaio |
formato | 14,5 x 21,5 cm |
pagine | 416 |
note | rilegato, con sovraccoperta |
Il volume raccoglie inoltre i contributi di jacques Barrau, Joseph Barry, Yves-Marie Bercé, Françoise Bériac, Jean Bottéro, Pierre Darmon, Robert Delort, Alain Demurger, Gabriel Désert, Claude Gauvard, Jacques Gélis, Roger-Henri Guerrand, Marie-José Imbault-Huart, Danielle Jacquart, Arlette Lebigre, François Lebrun, Jacques Léonard, Huguette Meunier, Françoise Micheau, Claude Mossé, Anne Marie Moulin, Delphine Pinel, Anne de Saint Romain, Annie Saunier.
01 Dicembre 2020 | Il Corriere del Sud |