Raffaele Cavalluzzi
Pirandello: la soglia del nulla
Nichilismo e conflitto con la modernità nella strenua ricerca del senso dell'io artistico pirandelliano.
Il motivo conduttore dei saggi raccolti in questo volume è costituito dall'analisi dell'ideologia nichilista che accompagna lo sviluppo dell'opera pirandelliana, in un'ambigua e mai veramente risolta tensione tra negazione e ricominciamento: essa, soprattutto nella fase estrema dell'attività teatrale, trattiene però definitivamente l'autore sulla soglia del nulla. All'interno di queste coordinate, i maggiori romanzi segnano via via il superamento della tradizione naturalistica e del romanzo classico, per fondarsi nella struttura soggettivistica dell'antiromanzo moderno. Le prove di una scrittura sempre più disorganica, «umoristica» e straniata, rendono necessaria la verità problematica della scena teatrale, che vive solo nel momento, volta per volta, di ogni singola performance. Tuttavia, dalla traiettoria del perdersi e dell'annullarsi dell'autore, l'artista paradossalmente trae la forza per esorcizzare il nulla in una qualche sacralità di risurrezione.