Philippe Braillard
L'impostura del Club di Roma
traduzione di Francesco CavalloUn libro agile ma informato e puntiglioso, rivolto a tutti i veri ecologisti, sui limiti scientifici, la partigianeria e i reali interessi del Club di Roma, gruppo di industriali e scienziati guidati da Aurelio Peccei.
Cambiare rotta o scomparire, questo è il dilemma che, secondo il Club di Roma, l'umanità deve sciogliere con drammatica tempestività: la crisi energetica, la politica degli sprechi, i disastri ecologici, i problemi della fame e del sottosviluppo sarebberogli incontrovertibili, allarmanti segnali premonitori di una catastrofe mondiale tanto imminente e irreversibile da comportare il rischio dell'estinzione della specie umana. Ma il preteso rigore scientifico e la decantata neutralità ideologica di queste ipotesi nascondono, secondo l'autore, i veri obiettivi del Club di Roma: razionalizzare l'economia e la politica del pianeta attraverso una gestione degli interessi dell'umanità che guardi al modello tecnocratico delle imprese multinazionali e all'assunzione del potere da parte di una nuova élite, quella degli amministratori efficienti e duttili della società postindustriale.