Innovazione e lavoro nel Mezzogiorno

La questione meridionale ha sottolineato l'urgenza di approfondire l'analisi dei fenomeni socio-economici e dei meccanismi istituzionali per comprendere il divario rispetto al resto dell'Italia. La crisi occupazionale ha segnalato l'accentuarsi di tale divario, decretando il fallimento delle politiche per lo sviluppo del Sud finora adottate e reclamando soluzioni idonee. A questo dibattito hanno offerto un contributo studiosi e operatori sociali riuniti a convegno il 10/11 giugno 1988 nel circolo Italsider-La Vaccarella-Taranto, sul tema "Innovazione e lavoro nel Mezzogiorno". Nelle analisi economiche, tradizioni culturali, comportamenti sociali e meccanismi politico-amministrativi sono emersi dallo sfondo degli scenari produttivi per assumere il ruolo di regolatori delle strategie innovative. Diventano, quindi, protagonisti i soggetti sociali, le cui azioni hanno costruito quello scenario economico e ne disegnano ancora il profilo e le prospettive. Per quanto concerne il Mezzogiorno, conoscere le azioni innovative nella struttura produttiva, gli effetti ma soprattutto le loro determinanti è un segnale di inversione di rotta che lascia alle spalle la lettura del Sud in chiave quasi esclusiva, generica e fuorviante, di arretratezza culturale. Nel convegno di Taranto sono stati analizzati i fenomeni e le dinamiche nella struttura socio-economica del Sud. Il confronto con le esperienze acquisite in altre realtà italiane e straniere ha permesso un dibattito approfondito sul ruolo dei meccanismi sociali di regolazione delle attività economiche. Il metodo comparativo e l'impegno profuso dagli studiosi, dai testimoni istituzionali, dai sindacati e dagli imprenditori hanno contribuito a fare del convegno, e di questo volume che lo riproduce, una tappa importante nel campo della ricerca e delle soluzioni politiche idonee allo sviluppo sociale ed economico del Mezzogiorno.