Silvia Mancini
Da Levy-Bruhl all'antropologia cognitiva
Lineamenti di una teoria della mentalità primitiva
introduzione di Vittorio Lanternari
Saggio critico sul pensiero e l'opera del sociologo Lucien Levy-Bruhl, cui si deve l'elaborazione del concetto di «mentalità primitiva», e sui suoi rapporti con i principali antropologi ed etnologi contemporanei, da Levi-Strauss ad Ernesto De Martino.
Come si organizza la mentalità che presiede alla nascita delle credenze e delle condotte fra le società esotiche? A questa domanda tutta l'antropologia come scienza dell'alterità ha tentato di fornire risposte: ora interpretando il pensiero primitivo comeuna forma in gestazione del pensiero razionale, ora rivendicandone la piena natura logica come condizione essenziale a qualsiasi produzione spirituale degli uomini, primitivi o civilizzati che siano. Lèvy-Bruhl fu il primo studioso che, forzando sia l'alternativa evoluzionista dell'antropologia classica sia quella antievoluzionista, non ha inteso appiattire le civiltà extra-occidentali entro gli schemi di una razionalità a loro estranea.