Pantaleo Carabellese

Dalle relazioni e comunicazioni del convegno organizzato in occasione del primo centenario della nascita di Pantaleo Carabellese, un’immagine viva e nuova del pensiero del filosofo molfettese. Non genericamente «spiritualista» o astrattamente «coscienzialista», Carabellese si situa da un lato nella prospettiva di una ripresa e di un autonomo sviluppo di quell’indirizzo della cultura nazionale che, nel secolo XIX, trova la sua massima espressione nel pensiero risorgimentale, e, dall’altro, in un «ritorno a Kant» come rifiuto delle istanze del positivismo e dell’idealismo: nasce di qui la possibilità di accostare Carabellese a Husserl, Bergson, Whitehead, e di inserirne la riflessione nell’ambito del pensiero europeo. Liberati ormai da ogni incrostazione e stereotipo interpretativo, l’esperienza filosofica e il pensiero di Carabellese, che Croce aveva etichettato come «candido e patetico» metafisico, emergono in questo volume in tutto il loro dinamico svolgersi, e si propongono dunque non come «eredità», ma come originale e vivace interpretazione del ruolo e del significato della filosofia all’interno della società contemporanea.